Giugno 2019 - Tutela del Risparmio

Bring to the table win-win survival strategies to ensure proactive domination. At the end of the day, going forward, a new normal that has evolved from generation.
26 Giugno 2019
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Come posso dormire meglio la notte?

Dormire meglio può influenzare direttamente la tua salute mentale e fisica.  

Se è vero infatti che i debiti possono impedirti di dormire, non solo i problemi finanziari possono impedirlo.

Per altro se hai dei debiti, leggi questo articolo che ti insegna come liberartene.

Tendiamo a darlo per scontato ma va precisato che il modo in cui ti senti durante le ore di veglia dipende spesso da quanto dormi bene la notte.

Abitudini diurne e scelte di vita non salutari possono non farti dormire bene.

Questo può influenzare negativamente il tuo stato d’animo e la tua salute.

Con i seguenti suggerimenti, puoi goderti un sonno migliore durante la notte.

Sincronizza il tuo ciclo del sonno per dormire meglio

Essere in sincronia con il naturale ciclo sonno-veglia del corpo o con il ritmo circadiano è una delle strategie più importanti per dormire meglio.

Regolarizzare il ciclo ti farà sentire meglio rispetto a quando dormi lo stesso numero di ore in momenti diversi.

Quindi, cerca di andare a dormire e alzarti alla stessa ora ogni giorno.

Questo aiuta a impostare l’orologio interno del tuo corpo e ottimizzare la qualità del tuo sonno.

Evita inoltre, di dormire di più nei fine settimana.

Se hai bisogno di fare tarda notte, opta per un pisolino diurno piuttosto che per dormire di più di notte.

Ciò ti consente di ripagare il debito del sonno senza disturbare il tuo naturale ritmo sonno-veglia.

Mentre sonnecchiare è un buon modo per recuperare il sonno perduto, quindi. Se invece hai difficoltà ad addormentarti di notte, fare un pisolino può peggiorare le cose.

Limita i sonnellini a 15 a 20 minuti nel primo pomeriggio.

Inoltre, cerca di combattere la sonnolenza dopo cena.

Se cedi alla sonnolenza, puoi svegliarti più tardi nella notte e avere problemi a rimettersi a dormire.

Migliora le tue abitudini alimentari

 

Le tue abitudini alimentari diurne hanno un ruolo nel modo in cui dormi, soprattutto nelle ore prima di andare a dormire.

Principalmente devi limitare:

–           la caffeina;

–          la nicotina.

Può sorprenderti ma la caffeina può causare problemi di sonno fino a dieci a dodici ore dopo averla bevuta!

Allo stesso modo, il fumo è un altro stimolante che può disturbare il sonno, soprattutto se si fuma vicino al momento di coricarsi.

–          Evita i pasti abbondanti di notte.

Inoltre, i cibi piccanti o acidi possono causare problemi di stomaco e bruciore di stomaco.

–          Evitare l’alcol prima di dormire.

Sicuramente un bicchierino può aiutarti a rilassarti ma, interferisce con il ciclo del sonno.

Evitare di bere troppi liquidi la sera. Può sembrare scontato, ma bere molti liquidi può comportare frequenti viaggi in bagno per tutta la notte.

–          Riduci i cibi zuccherati e i carboidrati raffinati.

Mangiare un sacco di zucchero e carboidrati raffinati come pane bianco, riso bianco e pasta durante il giorno può innescare la veglia di notte e tirarti fuori dalle fasi profonde e ristoratrici del sonno.

La tua vita reale per noi conta! Guarda:

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12 Giugno 2019
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Obbligazione Tasso Misto CDP 2026: Raschiando il fondo del barile.

A partire dal 10 giugno e fino al 21 giugno, è possibile sottoscrivere una obbligazione in euro della durata di 7 anni:

  • i primi due anni paga un tasso fisso annuo del 2,70%;
  • dal terzo anno in poi un interesse variabile indicizzato al Tasso Euribor 3 mesi1 + 1,94%;
  • la frequenza delle cedole è trimestrale;
  • la tassazione sugli interessi è pari al 12,50%, in quanto l’emittente è la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. a controllo pubblico.

L’azionariato è così suddiviso:

  • 1,30% Azioni proprie;
  • 15,93% Fondazioni bancarie;
  • 82,77% Ministero Economia e Finanze (MEF).

In questo caso, l’emissione può essere acquistata sul mercato primario, sottoscrivendola al momento in cui vengono offerti per la prima volta al pubblico.

In un momento successivo alla loro emissione sarà possibile comprarli o rivenderli sul mercato secondario.

Il mercato secondario è il M.O.T. ovvero il mercato obbligazionario telematico di Borsa Italiana.

È diventato oneroso per le banche collocare obbligazioni di taglio piccolo infatti, la maggior parte vanno dai 100.000 euro in su.

Ciò rende particolarmente interessante questa emissione, soprattutto nel caso di portafogli non esposti eccessivamente sul debito pubblico nazionale.

È possibile prenotarla presso molte banche italiane, presenti nell’elenco a pagina 21 del prospetto informativo disponibile sul sito indicato qui.

Breve excursus sulle obbligazioni

Quando si valuta un’obbligazione come in questo caso, bisogna considerare bene quanto segue:

  • Rischio di interesse: minimo in quanto con gli attuali bassi rendimenti, è allettante il fisso pari al 2,70% per i primi due anni e indicizzato per i successivi cinque anni, quindi piuttosto sicuro da questo punto di vista;
  • Rischio di credito: la nota dolente in questo periodo, essendo lo stesso dei Titoli di Stato italiani, il cui rating assegnato dalle tre maggiori agenzie statunitensi è:

– Moody,s Baa3 con Outlook Stabile;
– Standard&Poor’s BBB con Outlook negativo;
– Fitch BBB con Outlook negativo.

  • Rischio di liquidità: anche qui minimo in quanto l’ammontare emesso previsto di 1.000.000.000 (un miliardo) di euro, indica che il mercato secondario sarà piuttosto liquido.
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Se volete capire cosa siano le obbligazioni, da quali tipologie di rischio siano caratterizzate e quali siano le tipologie potete leggere i precedenti articoli.

Comparables di questa obbligazione

Osserviamo ora quali possono essere le alternative già quotate sul mercato secondario sia come durata, sia come tipologia.

Pur considerando tutte le possibilità, non vi sono molti titoli comparabili per taglio, tipologia e merito di credito.

L’unica scelta è caduta sul CCT con scadenza 15/09/2025 attualmente quotato 90,80.

Da un lato possiamo evidenziare una modesta preferenza per l’obbligazione CDP che ad oggi avrebbe un rendimento lordo dell’1,95%, leggermente superiore al rendimento del CCT, risparmiando inoltre sulle spese di intermediazione sul mercato.

Dall’altro, per chi abbia delle minusvalenze da compensare (ciò avviene spesso), il CCT in virtù della bassissima attuale cedola, si presta bene allo scopo.

Concludendo, l’unico problema può essere rappresentato dal cosiddetto “Rischio Italia”.

Una versione di questo articolo è stata pubblicata su ADUC.


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A preoccupare Conte è capire quale sarà il futuro dell’Italia: il primo ministro italiano lancia un vero e proprio ultimatum ai vice.

Lega e Movimento 5 Stelle sono dunque esortati a raggiungere quelli che sono gli obiettivi fissati in campagna elettorale e nel programma di governo.

Le ultime news su quale sarà il futuro dell’Italia.

Per l’Italia si prospetta un futuro molto preoccupante: indiscrezioni da Bruxelles lasciano intendere male.

Solo nello scorso articolo avevamo parlato del risultato di queste Europee del 2019. Ancora una volta però non si smette di parlare di rapporti complicati tra Europa e Italia.

Italia verso la procedura di infrazione

Emerge dall’ultima riunione dei capi di Gabinetto che Bruxelles conferma la necessità di aprire una procedura di infrazione contro l’Italia.

Siamo tutti sicuri che per aiutare un paese in crisi bisogna sicuramente multarlo.

Sarcasmo a parte la notizia potrebbe essere confermata il 5 giugno.

A questo punto, quale sarà futuro dell’Italia lo deciderà il Comitato economico e finanziario dei 28 paesi UE.

Secondo le voci giunte da Bruxelles non ci sarebbe più alcun dubbio sull’avvio del procedimento.

Infatti, la scorsa settimana l’Italia ha dovuto chiarire i motivi che hanno impedito la discesa del deficit. Alla risposta di Tria quindi seguirà una lettera da parte di Bruxelles.

Questa rappresenta probabilmente ma non sicuramente il primo passo della procedura di infrazione prevista per il Bel Paese.

Qual è la regola del deficit del 3%

Dopo aver accennato alle problematiche di quale sarà il futuro ormai certo dell’Italia, trattiamo della regola violata.

Si sente spesso parlare infatti di questa limiti sul deficit, ma quanti sanno davvero il proprio significato?

Quando veniamo multati per l’alta velocità in una strada qualsiasi, ci preme sapere a quale velocità andavamo.

Ora quindi, sapendo quale sarà il futuro dell’Italia, è bene informarsi su questo parametro:

  1. avere un rapporto negativo tra entrate e uscite significa che lo Stato spende più di quanto non incassi;
  2.  quindi deve fare debito pubblico per poter finanziare la propria spesa;
  3. In questo caso si parla di deficit.
  4. al contrario, un rapporto positivo significa che lo Stato incassa più di quanto spende.
  5. in questo caso si parla di surplus.

 

Quanti altri paesi avrebbero dovuto subire una procedura di infrazione negli ultimi 5 anni?

Passiamo dunque ora a fare l’avvocato del diavolo:

  • nel 2018 solo Cipro ha violato il parametro;
  • nel 2017 lo ha violato, e di poco, solo la Spagna (-3,1%) e il Portogallo si è fermato al limite (-3%);
  • nel 2016 troviamo fuori dai parametri ancora la Spagna (-4,5%) e la Francia (-3,5%);
  • nel 2015 Spagna (-5,3%) e Francia (-3,6%), Grecia (-5,6%), la Croazia (-3,2%), il Regno Unito (-4,2%) e il Portogallo (-4,4%).
  • nel 2014 Belgio (-3,1%), Bulgaria (-5,5%), Irlanda (-3,6%), Grecia (-3,6%), Spagna (-6%), Francia (-3,9), Croazia (5,1%), Cipro (-9%), Polonia (-3,7%), Portogallo (-7,2%), Slovenia (-5,5%), Finlandia (-3,2%) e Regno Unito (-5,3%).

In ogni caso possiamo dire che, negli ultimi cinque anni, poco meno della metà degli Stati membri Ue (13 su 28) hanno violato il tetto del 3% al rapporto deficit/Pil.

Chi sforerà quest’anno? Secondo le previsioni la Romania (-3,5%) e la Francia (-3,1%).

Quale sarà il futuro dell’Italia, signori non sarò io a dirvelo. Cosa rischia l’Italia potete leggerlo qui.

Di sicuro possiamo analizzare il passato, e quello che sappiamo è che le procedure di infrazione non sono state 13.

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