Ottobre 2018 - Tutela del Risparmio

Bring to the table win-win survival strategies to ensure proactive domination. At the end of the day, going forward, a new normal that has evolved from generation.
26 Ottobre 2018
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Partiamo come sempre dalle definizioni.

Dunque, cos’è l‘indipendenza?

Dal dizionario scopriamo che è un sostantivo femminile riferito a chi è indipendente.

Quindi è “la condizione di chi o di ciò che è indipendente”.

Indipendente è un soggetto che non è subordinato ad altre cose o persone.

America e indipendenza.

 

Facendo riferimento a questo termine dunque non possiamo non ricordare la guerra d’indipendenza dell’America.

Per la potenza mondiale che diventò poi, fino a oggi, l’indipendenza rispetto alla Gran Bretagna fu così importante da fare una guerra e dedicarvi poi una giornata: l’Independence Day.

L’Indipendenza, festeggiata ogni 4 luglio, è una giornata in cui si commemora l’indipendenza delle 13 colonie che nel 1776 si distaccarono dalla Gran Bretagna.

La guerra che si scatenò vide coinvolte le più grandi potenze europee.

Al fianco delle 13 colonie americane furono coinvolti il Regno di Francia, il Regno di Spagna, e le Provincie unite

Al fianco degli inglesi si trovarono molti mercenari e piccoli stati tedeschi.

Il leader che fece dell’indipendenza la sua ragione di vita fu George Washington: egli infatti, condusse l’America alla vittoria chiave di Yorktown.

La battaglia sopra menzionata segnò la svolta della guerra che si concluse con la firma del trattato di Parigi nel 1783.

Oltre all’‘indipendenza degli Stati Uniti la Gran Bretagna dovette riconoscere altre terre alla Spagna e alla Francia.

Questo sunto della vicenda americana è solo la punta dell’iceberg.

Infatti, molti paesi combatterono per l’indipendenza e la ottennero.

 

 

Ma senza andare distanti, nel percorso di vita di tutti i giorni, si combatte per l’indipendenza:

Da ciò veniamo dunque a capire l’importanza di questo valore e il suo stretto legame con la libertà.

Infatti, è solamente attraverso l’indipendenza che possiamo essere davvero padroni delle nostre scelte.

 

Indipendenza: consulenza finanziaria.

 

Anche nel campo finanziario si può dunque parlare di indipendenza.

Autonomia del professionista che decide di lavorare in ambito finanziario: il consulente finanziario indipendente fee-only. (Leggi il nostro articolo su come scegliere il tuo consulente!)

E proprio in pochi come le 13 colonie, i consulenti finanziari indipendenti decidono di operare dando un vantaggio al cliente.

Ma perché si può considerare indipendente?

L’ indipendenza del consulente deriva dal fatto che questo non sia assoggettato ad alcun intermediario: l’unico soggetto di cui fa gli interessi è il cliente.

A questo punto potrebbe derivare un’obiezione: questo consulente dipende dal cliente!

Sicuramente è vero che viene pagata una parcella.

Bisogna considerare tuttavia che questo non è un banale rapporto professionista – cliente.

Infatti, se è vero che il cliente sceglie il proprio professionista, è anche vero che è il professionista a scegliere il proprio cliente.

Un cliente che:

  • appoggi gli ideali di indipendenza che il consulente ha abbracciato;
  • sia pronto a intraprendere un vero percorso di crescita in ambito finanziario;
  • comprenda che il risultato in merito alle proprie finanze sia anche merito suo suo di chi?;
  • e soprattutto sia pronto a instaurare un vero rapporto fiduciario perché dovrebbe essere pronto a fidarsi?.

Un vero consulente finanziario indipendente instaura un rapporto fiduciario con il proprio cliente, senza cui sarebbe pressoché impossibile lavorare. È ovvio, è una frase superflua, non utile.

Senza fiducia si verrebbero a creare situazioni di nervosismo e malessere generale deleterie per il rapporto professionale e psicologico di entrambe le parti. La parte sulla consulenza finanziaria è migliorabile: semplificazione di contenuti e di messaggio da trasmettere.

Indipendenti, forti, insieme.

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16 Ottobre 2018
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Se sei interessato alla pianificazione finanziaria devi avere ben chiaro quali siano le differenze tra i ruoli citati nel titolo.

Questi infatti vengono spesso confusi generando indifferenza e pregiudizi e malessere nello svolgimento della professione.

Sono presenti due tipologie di consulenti finanziari:

  • abilitati all’ offerta fuori sede;
  • autonomi (indipendenti).

I consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede: promotori finanziari

Questa tipologia di consulenti lavora direttamente per un intermediario, sia esso una banca, una società di gestione del risparmio o un’assicurazione.

Di conseguenza, i promotori finanziari non consiglieranno altro che prodotti legati all’intermediario per cui lavora.

Questo significa che non offrirà mai ai propri clienti strumenti che, seppur maggiormente vantaggiosi, non sono dell’intermediario che l’ha assunto.

Inoltre, l’intermediario remunera il promotore con una provvigione che spinge a collocare il maggior numero di prodotti possibile

Per il cliente questo significa:

  • ridurre la possibilità di effettuare una migliore selezione di prodotti finanziari;
  • acquistare un prodotto e non ricevere un consiglio su un prodotto;
  • aumentare potenzialmente i costi.

Questo può generare conflitti di interessi tra banca e cliente e il promotore viene a trovarsi tra “l’incudine e il martello”.

Infatti il consulente finanziario deve rendere conto a due parti con interessi differenti:

  • il cliente che vuole effettuare un investimento vantaggioso, poco rischioso e altamente remunerativo;
  • la banca che vuole che vengano collocati il maggior numero di prodotti possibile, indipendentemente dalla genuinità del prodotto.

I consulenti finanziari indipendenti.

 

Il come istituzionale è consulenti finanziari autonomi, tuttavia questi professionisti si definiscono con l’aggettivo indipendenti.

Il termine indipendenza indica la totale assenza di conflitti di interesse, infatti l’unica parte a cui questo deve rendere conto è il cliente.

Il cliente finanziario indipendente esaminerà la vasta gamma di prodotti offerti dal mercato e consiglierà al cliente la soluzione migliore per lui.

Questi professionisti inoltre non offrono solo un servizio di selezione del prodotto, ma accompagnano la crescita della cultura finanziaria del cliente.

Proprio come un qualsiasi altro professionista il consulente viene pagato a parcella.

Questo non detiene il patrimonio del cliente e non è invogliato a vendere alcun prodotto di alcuna istituzione finanziaria.

Infatti la decisione finale è presa dal cliente e che paga il consulente indipendentemente dalla decisione.

Nessuno può stabilire quale delle due professioni sia la migliore, si può tuttavia giudicare la professionalità del soggetto che la esercita.

Bisogna ricordare che spesso entrambi i professionisti collaborano tra loro per offrire un migliore servizio al cliente.

Chi lavora nell’etica e nella professionalità renderà sempre onore alla professione che esercita, qualunque essa sia.

 

 

 

 

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10 Ottobre 2018
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Liberarsi dai debiti è la chiave per diventare finanziariamente indipendente

Molte volte liberarsi dai debiti sembra una cosa impossibile quindi si vuole fornire in questo articolo qualche consiglio atto allo scopo.

Un debito è l’obbligo del debitore di adempiere ad una determinata prestazione a vantaggio del creditore.

Quando un soggetto ha più uscite che entrate si rivolge a un intermediario per ricevere del denaro a prestito. Il soggetto che riceve il danaro è il debitore mentre chi lo presta è il creditore.

Sostanzialmente che si voglia o no sono due gli step per liberarsi dei debiti:

  • spendere meno di quello che si guadagna, infatti in questo modo non si creeranno nuovi debiti;
  • affrontare tutti gli impegni finanziari presi, quindi pagare i debiti preesistenti.

La regola fondamentale è quella di non ignorare i debiti in corso. Spesso quando un soggetto si trova in difficoltà finanziaria decide di non curarsi dei diversi obblighi assunti verso i propri creditori. Liberarsi dai debiti non è scappare dai debiti.

Il debitore che decide di non pagare sicuramente non ha varato che le conseguenze delle sue azioni potrebbero essere:

  • peggioramento del merito creditizio del soggetto;
  • una maggiore spesa dovuta all’eventuale scelta dei creditori di rivolgersi a un giudice che costringa il debitore a onorare il suo debito;
  • eventuale pignoramento dei beni in possesso;
  • decurtazione di parte dello stipendio;
  • completa bancarotta finanziaria.

Com’è possibile quindi liberarsi dei debiti definitivamente e correttamente?

Esistono tre fondamentali step da seguire per il debitore:

  1. Creare una lista degli impegni finanziari assunti. In questo modo il debitore avrà sempre sotto controllo quali sono i debiti da pagare senza correre il rischio di dimenticarsi qualche creditore. La lista creata deve includere il nome del creditore, gli interessi da corrispondere, l’ammontare pagato e da pagare e l’esborso per la rata corrente.
  2. Creare un budget. Una volta ben chiari quali siano gli impegni finanziari assunti bisogna pianificare le proprie spese. Questo semplice accorgimento permetterà di spendere con coscienza e dare priorità alle spese necessarie tra cui i debiti. Bisogna ricordarsi che quei debiti sono stati creati dal debitore stesso, magari dimenticandosi la differenza tra ciò che è necessario e ciò che desiderava
  3. Spendere meno di quello che si guadagna. Una volta creato il budget quello che è davvero necessario è metterlo in pratica concretamente. Tagliare i costi e pagare i debitori è l’unico modo per liberarsi dei debiti.
  4. Rivolgersi a un esperto: siamo infatti in grado di consigliare quali siano le migliori soluzioni di risparmio e investimento atto al raggiungimento dei vostri obiettivi di vita.

Sicuramente non è divertente onorare un debito, ma bisogna ad ogni modo onorarlo se si desidera diventare finanziariamente indipendenti.

 

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