

Esistono moltissimi tipi di obbligazioni. Una prima distinzione è tra due categorie ovvero:
- ordinarie;
- strutturate.
Le obbligazioni ordinarie
Bisogna prima di tutto ricordato cosa è stato detto nei precedenti articoli in merito alle obbligazioni.
Infatti, bisogna prima padroneggiare i basilari concetti delle obbligazioni e ricordare bene che cosa sia il rischio e quali tipologie esistano.
Le obbligazioni ordinarie sono suddivisibili a seconda della tipologia di tasso che le regola.
Possono quindi essere rispettivamente:
- a tasso fisso;
- a tasso variabile.
Nelle obbligazioni a tasso fisso l’interesse che viene percepito dall’investitore è predeterminato.
Questo vuol dire che l’investitore conosce a priori la quantità di interessi che andrà a percepire.
Nelle obbligazioni a tasso variabile la quantità di interessi che l’investitore andrà a ricevere non è sicura, ma determinata dall’andamento del mercato.
Le obbligazioni strutturare
Le obbligazioni strutturare vengono chiamate in questo modo perché più complesse e vengono “costruite” con i derivati.
Infatti, in questa tipologia sussistono sempre due componenti:
- una componente semplice con l’obbligazione ordinaria;
- un contratto derivato che lega l’obbligazione
stessa a uno o più componenti di mercato.
Quindi attraverso la componente ordinaria si garantisce il rimborso del capitale a scadenza più lo stacco di eventuali cedole periodiche.
Attraverso la componente derivata si determina la variabilità del rendimento.
Prima di acquistare questo genere di prodotto è fondamentale comprendere la loro struttura a fondo in modo tale da non andare in contro a forti perdite.
La componente derivata può essere principalmente di due tipi:
- opzioni;
- swap.
Le opzioni garantiscono sotto il pagamento di un premio la facoltà di acquistare (CALL) o vendere (PUT) a scadenza (in genere ma non sempre) una data quantità di un sottostante a un prezzo predeterminato.
Lo swap invece consiste nello scambio di flussi di cassa tra due controparti determinati in relazione a uno strumento o a un’attività sottostante.
Come potete leggere queste definizioni non sono per nulla semplici, quindi affronteremo nei prossimi articoli nello specifico cosa sono opzioni e swap.
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