Come pianificare gli investimenti: introduzione all’articolo de “La Stampa”.
Ecco a voi il titolo dell’articolo pubblicato sul “La Stampa” relativo allo studio di Tutela Del Risparmio.
Quello di pianificare gli investimenti e della GBI sembrano essere ormai esigenze impellenti nelle famiglie italiane.
La GBI (Global-Based Investing) è un’espressione sempre più presente nel mondo della gestione dei risparmi e indica l’investimento strumento per perseguire i propri obiettivi.
Di come la GBI possa essere fondamentale nel pianificare gli investimenti parleremo in articoli futuri.
Quello che ci interessa in questa sede è riportare l’articolo che parla dell’ argomento oggetto del titolo.
Quello che è fondamentale è capire come anche con pochi dati a disposizione il consulente possa analizzare il patrimonio e fornire da subito consigli utili.
L’articolo
-
La richiesta della cliente
Ho 33 anni e lavoro spesso all’estero. Finora ho investito 25 mila euro in Postafuturo Partecipa 2015, e 50 mila euro in un buono fruttifero ventennale dall’anno 2017.
Le entrate sono rappresentate dai miei stipendi e le uscite consistono principalmente nelle spese per l’affitto della casa e nei costi pertinenti all’abitazione.
Non prevedo di comprare casa di proprietà entro i prossimi 5 anni. Fino a questo momento ho risparmiato senza un’idea chiara sugli obiettivi, ma ora penso di rivolgermi a un esperto per orientare parte degli investimenti in modo possibilmente più produttivo, anche in chiave previdenziale.
- Che strategia mi consiglia?
- E che costo mi posso aspettare per una consulenza finanziaria indipendente?
Irma U.
-
La risposta
Gli investimenti in essere e i risparmi futuri andranno reimpostati secondo una strategia che combini i due obiettivi della previdenza (sul lungo termine) e della casa (sul medio-lungo termine) con la conservazione del capitale attuale.
Oggi, fa notare Bruno Fanan, consulente finanziario indipendente del sito www.tuteladelRisparmio.it, cui ci siamo rivolti per conoscere i costi dell’assistenza personalizzata, spicca la carenza di diversificazione.
A fronte di 50 mila euro in un buono postale fruttifero c’è infatti solo la polizza Postafuturo, collegata alla Gestione Separata Posta ValorePiù, dove i titoli di Stato italiani sono la prevalenza.
L’investimento di una quota importante del buono postale in piani di accumulo di Etf tematici azionari e obbligazionari, diversificati per settori, valute, aree geografiche e rischio di credito, sarebbe «più produttivo, anche in chiave previdenziale», come chiede la lettrice.
«L’impostazione iniziale corretta è la base di una pianificazione finanziaria coerente, a partire dalla conferma della vecchia banca o dalla individuazione di un istituto più conveniente con cui operare», spiega Fanan. «L’analisi dell’adeguatezza delle polizze assicurative e previdenziali in essere e la scelta degli Etf con la programmazione degli acquisti periodici per dare vita ai Piani di accumulo possono comportare una parcella stimabile attorno ai 2 mila euro. In seguito, potrà bastare un monitoraggio del portafoglio con frequenza minima di due anni, a un costo che si potrebbe aggirare attorno ai 500 euro, per mantenere gli obiettivi in linea con l’andamento degli investimenti sui mercati di riferimento».
Conclusioni
Se è vero che il contesto economico e politico minano le sicurezze è anche vero che si dispongono di alcune armi per difendersi, almeno un poco.
Quindi se anche voi avete delle domande dunque sul vostro patrimonio o sulla pianificazione finanziaria, non esitate a contattarci.
SPREAD YOUR RISK!
DIVERSIFICA IL RISCHIO!